La Casa di Riposo per Musicisti di Milano raccoglie 120 mila euro per le lettere tra il grande compositore e l’amico mantovano
MILANO – Torna a casa il prezioso carteggio tra Giuseppe Verdi e l’amico Opprandino Arrivabene. Sono bastati cinque mesi alla Casa di Riposo per Musicisti Fondazione Giuseppe Verdi per raccogliere, grazie al crowdfunding (cioè alle donazioni) i 120 mila euro necessari per comperare le 82 lettere del carteggio fra Giuseppe Verdi e il conte Opprandino Arrivabene, giornalista e patriota mantovano che partecipò ai moti liberali del 1830. Il materiale – 77 lettere autografe, una busta, un biglietto autografo e una lettera della moglie di Verdi Giuseppina Strepponi – era stato messo all’asta dalla Casa d’aste Bolaffi nel maggio dell’anno scorso con un prezzo di partenza di 150 mila euro.
Ma era rimasto invenduto anche perché dichiarato di interesse culturale e quindi non trasportabile all’ estero: cosa che aveva automaticamente eliminato tutti i possibili acquirenti stranieri. All’epoca, il presidente della casa d’aste, Giulio Filippo Bolaffi, aveva fatto un appello perché si creasse un “comitato spontaneo” di amici di Giuseppe Verdi per l’acquisto. Il crowdfunding, realizzato grazie all’istituto di pagamento Smartikaspa, è stato favorito dalla rinuncia di Bolaffi alla sua commissione di vendita. E ora Casa Verdi avrà a disposizione le 223 pagine di un carteggio in cui Verdi parla degli argomenti più disparati, dalla politica allo spumante dolce, dallo spirito animalista alla vita musicale e teatrale dell’epoca.
D’altronde il
legame fra il compositore e Arrivabene era già noto agli studiosi. Nel
1931 Mondadori pubblicò Verdi intimo: carteggio di Giuseppe Verdi con il
conte Opprandino Arrivabene, 1861-1886.
«Con i fondi che abbiamo ricevuto – ha spiegato il presidente della casa di riposo Roberto Ruozi – potremo
comprare da Bolaffi questo interessante carteggio del Maestro Verdi e
riportarlo nella sua Casa, che egli definì “la mia opera più bella”». «Inoltre – ha aggiunto – grazie al successo del progetto abbiamo mostrato un nuovo modo di generare finanziamenti per sostenere la cultura».
A Casa Verdi le lettere saranno a
disposizione degli appassionati e degli studiosi. Sarà possibile
approfondire il pensiero politico del Compositore di Roncole, il suo
legame con Cavour, e anche ridimensionare alcune “mitologie” (il Verdi
contadino o il Verdi profeta di un Mussolini “uomo della provvidenza”)
frutto di strumentalizzazioni d’epoca fascista.
Si sta studiando anche, per il prossimo anniversario verdiano, l’allestimento dell’esposizione di alcune lettere (non solo a casa Verdi ma anche a Piacenza, visto il contributo dato dalla Banca di Piacenza, e alla Scala) e delle iniziative legate al carteggio.
Si sta studiando anche, per il prossimo anniversario verdiano, l’allestimento dell’esposizione di alcune lettere (non solo a casa Verdi ma anche a Piacenza, visto il contributo dato dalla Banca di Piacenza, e alla Scala) e delle iniziative legate al carteggio.
Vincenzo Sardelli
fonte giornalemetropolitano.it
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